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Nei libri, il futuro

Illustrazione di Paolo Domeniconi tratta dall’opera “Did Your Beard Miss Me?”, di K.T.Hao, Grimm Press, 2016, Taipei

Quando nel sedicesimo secolo i Portoghesi incontrarono per la prima volta Taiwan, nodo nevralgico sulle rotte commerciali tra Estremo Oriente e Sud Est Asiatico, furono particolarmente colpiti dalla bellezza delle sue coste.
La battezzarono Ilha Formosa – Isola Bella.

Da quando ho cominiciato a lavorare con Taiwan, ho sovente pensato che questo aggettivo fosse calzante, soprattutto associandolo ai libri che vi nascono e alle persone che vi abitano.
Qui la bellezza si esprime in molti modi.

E ci ho ripensato qualche settimana fa quando ho scoperto un interessante progetto portato avanti da una casa editrice con cui collaboro da alcuni mesi.

La Grimm Press è stata fondata nel 1993 da K.T.Hao, uno dei più popolari autori per l’infanzia, nonché uno dei più prolifici – 66 i titoli a lui attribuiti. Numerose sono le collaborazioni con i più importanti illustratori a livello internazionale, tra cui molti italiani, come Paolo Domeniconi, Isabella Labate, Eva Montanari, per citarne solo alcuni.
È una casa editrice all’avanguardia, con raffinati progetti interni e aperta alle eccellenze internazionali.

Nonostante questo, le difficoltà sussistono e come afferma K.T.Hao in una recente intervista, il più grande problema nel settore dell’editoria per l’infanzia è dato dal calo delle nascite e dall’importanza secondaria che le famiglie attribuiscono ai libri, preferendo dedicarsi ad altre iniziative.
Il calo delle nascite è un fenomeno che riguarda però le aree urbane, mentre nelle zone rurali a mancare non sono i bambini, ma le risorse destinate all’insegnamento e alla lettura. Inoltre è proprio in queste zone più remote che risiede la maggior parte dei bambini figli di madri straniere, soprattutto provenienti da Cambogia e Vietnam, la cui lingua madre non è il cinese.
A Taiwan lo squilibrio tra città e campagne è ancora notevole ed è proprio in queste zone maggiormente arretrate che i bambini necessitano di supporto e attenzione e dove la promozione alla lettura è tanto urgente quanto utile.

Così dal 2010, la Cite Culture & Art Foundation –una fondazione della Cite Publishing di cui fa anche parte la Grimm Press,  in collaborazione con l’associazione Word Vision e alcune chiese locali, ha istituito diversi centri di apprendimento (in dieci contee diverse) in cui ai bambini, nella fascia d’età tra i 6 e i 12 anni, viene favorito l’accesso a libri e computer. Dislocati nelle aree più emarginate dell’isola, questi centri provvedono, attraverso i libri soprattutto, a incoraggiare l’autostima e favorire la volontà di continuare gli studi, permettendo così l’uscita da quella spirale di arretratezza in cui il loro futuro pare intrappolato.

Photo Credit: Cite Culture & Art Foundation

Oltre ai centri di apprendimento, un’ulteriore lodevole iniziativa è quella che prevede che a ciascun dipendente della casa editrice venga assegnato un bambino con cui fare attività di lettura e approfondimento. Una volta alla settimana, il tutor e il bambino si incontrano via Skype, e insieme leggono le storie, ne discutono, si confrontano e scelgono il libro da leggere la volta successiva.

Photo Credit: Cite Culture & Art Foundation

In questi anni i risultati sono stati molto positivi. In alcuni casi i bambini hanno incrementato il loro vocabolario del 30% in un mese ed è un dato ancora più significativo se si pensa alla natura della lingua cinese, incentrata sulla pura e precisa memorizzazione dei caratteri.

Un esempio virtuoso di una casa editrice dal respiro internazionale, presente in tutte le fiere di settore più importanti a livello mondiale, capace di ritornare sul proprio territorio e lì attivarsi concretamente e con cura, investendo sul futuro dei suoi bambini.

Photo Credit: Cite Culture & Art Foundation

Photo Credit: Cite Culture & Art Foundation

Bibliografia:
Children's Market Spotlight: Taiwan, di Teri Tan, 2016, www.publishersweekly.com
Scuole a Taiwan: lo squilibrio fra i bambini "di città" e quelli delle aree rurali, di Xin Yage, 2013, www.asianews.it

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