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Grandi speranze – agli albori dell’arte di Jimmy Liao

Ogni volta che vado in Cina, la tappa in libreria è obbligatoria. E ogni volta in libreria, non esco prima di aver trovato l’angolo dedicato a Jimmy Liao. Lo scorso giugno, a Shanghai, ho comprato questo libro, edito in Cina nel 2014 (e non ancora pubblicato in Italia). In realtà, non si tratta di un vero e proprio albo, ma di un notebook, uno speciale taccuino per i lettori. Solo illustrazioni, nessuna parola e tanto spazio bianco in cui dar via libera alla fantasia, dare spazio ai pensieri, lasciarsi ispirare. La sua particolarità è che raccoglie le primissime illustrazioni di Jimmy Liao. Tutte rigorosamente in bianco e nero o seppia. Nessun colore. Sono le illustrazioni che anticipano le sue prime pubblicazioni del 1998, frutto di quel periodo di convalescenza dalla malattia, in cui la sua vita mutò radicalmente.  Una nuova visione della realtà, profonda e malinconica, di cui le immagini divengono riflesso, e anche riflessione. In quarta di copertina, poche ed essenziali parole dell’autore. Come lui stesso ammette, non si tratta di illustrazioni di particolare rilievo, …

Il diritto a crescere bene. Un Bacio e Addio di Jimmy Liao

Oggi è la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e l’adolescenza. È il giorno giusto per parlare del nuovo albo di Jimmy Liao, Un Bacio e Addio (2017, Camelozampa, Padova), dal 10 novembre in tutte le librerie. Il diritto a crescere bene. Questa giornata ci ricorda che lo è di tutti i bambini, compreso Woody, il piccolo protagonista del libro. Cos’è successo a Woody? Perché il suo diritto al futuro è così urgente? Ciò che gli accade non è esplicito nel libro, ma la storia è nota, lo conferma lo stesso Liao e gli indizi disseminati nell’opera.                 Diversamente da molti altri libri  dell’autore taiwanese, qui la storia si svolge in un luogo preciso – il Giappone – e in un tempo ben definito – all’indomani della tragedia dell’11 marzo 2011. Quel giorno un terribile terremoto e uno spaventoso tsunami devastarono la parte nord orientale dell’isola di Honshu, la più grande dell’arcipelago giapponese. Una tragedia aggravata dal disastro di Fukushima Dai-ichi, la centrale nucleare coinvolta, che contaminò un vasto …

La Voce dei Colori, una storia metropolitana

È una gran fortuna non sapere esattamente in che mondo si vive Wislawa Szymborska – È una gran fortuna  Comincia così La Voce dei Colori di Jimmy Liao, nella sua versione originale. Ancora una volta è la poetessa polacca a introdurre un suo albo¹, ad aprire il sipario e a darci una prima chiave di lettura. Il titolo originale cinese de La Voce dei Colori è 《地下铁》 (dìxià tiě) – Metropolitana, con sottotitolo inglese Sound of Colors. Tutto ha inizio dalla metropolitana effettivamente, lo racconta Liao stesso. L’idea del libro nasce proprio dalla passione che ha per questo mezzo di trasporto, per il fatto che si entra in un luogo e all’uscita, senza rendersene conto, ci si ritrova altrove, in un posto che può essere molto differente. Questa è la scintilla da cui nasce quello che lui stesso dichiara essere forse il suo libro più bello. Perché prendere la metropolitana? All’inizio è un IO viaggiatore. Ma non lo convince. Ha molti dubbi. Ricorda quindi le parole del suo amico, il celebre regista cinese Wang Kar Wai. …

Quando la luna dimentica

Storia di un carattere cinese   Quando mi chiedono un consiglio sui libri di Jimmy Liao o il mio albo preferito tra i suoi è davvero difficile scegliere: appena penso di citarne uno, mi vengono in mente mille ottimi motivi per suggerirne un altro. Ma – c’è un MA – un albo su tutti mi suscita una tenerezza infinita: La Luna e il Bambino (Edizioni Gruppo Abele, 2012, Torino). «Ero debitore alla luna » afferma Jimmy Liao quando racconta come è nato l’albo. La storia tra loro è delicata e piena di significativo silenzio. La luna, durante la malattia1, non di rado era sua unica interlocutrice, e così anche dopo, nelle lunghe ore di riabilitazione serale. Una storia da dedicarle è il primo stimolo: l’amicizia tra la luna e un bambino. Alcuni avvenimenti drammatici però segnano un cambiamento: l’albo narra sì di un rapporto unico e speciale tra i due protagionisti, ma diventa anche – e soprattutto – occasione per una profonda riflessione sulla fragilità degli esseri umani e la caducità della vita. Nella vita di …

traduzioni Silvia Torchio

Rigore e seduzione: l’eterno dilemma della traduzione

Ogni anno il 30 settembre si celebra la Giornata Internazionale della Traduzione, in onore di San Girolamo, il traduttore della Bibbia. Si è già detto e scritto di tutto e di più sul tradurre, sui suoi limiti e sul suo grande valore. Rimane un territorio insidioso, complicato, dove la rima tra seduzione e traduzione trova un suo senso. Proprio come nei rapporti umani, sentimentali a cui spesso ci si è riferiti per descrivere il legame tra autore e traduttore, e opera originale e opera tradotta. E così il poeta e scrittore sudafricano Campbell sostiene che “le traduzioni (come le mogli) sono di rado fedeli, se possiedono una qualche bellezza” e Gesualdo Bufalino parla di “sfida carnale” e paragona il traduttore, rispetto al critico e all’autore stesso, al vero amante del testo. Effettivamente l’intimità che si instaura con l’opera da tradurre è intensa. Ci si passa molto tempo insieme, le si dedicano cura e attenzioni, la si cerca di comprendere in profondità e in tutte le sue sfumature. La si ama e, alla fine, la si odia anche un po’. …

Che nome dare ai desideri? – Retroscena di una traduzione

Esattamente un anno fa molti bambini aspettavano che trovassi il nome giusto per loro. Bambini buffi, tristi, sognatori, coraggiosi, romantici. Bambini in bianco e nero, in attesa che qualcosa si realizzasse. Di questi bambini non conoscevo molto, ma quel poco che sapevo doveva e poteva bastare. Per ciascuno di loro conoscevo un desiderio, il più importante, il più immediato. Un anno fa ero alle prese con la traduzione di Se Potessi Esprimere un Desiderio di Jimmy Liao (Edizioni Gruppo Abele, 2015, Torino) e a ripensarci pochi altri lavori di traduzione e adattamento mi hanno appassionata in questo modo. Coniando una nuova parola, questo albo potrebbe essere definito una “sognoteca”. Qui Jimmy Liao ha raccolto i desideri di tanti bambini, a volte di animali, spesso i suoi. Era per me doveroso tradurre il nome di ciascun bambino in italiano, ed era importante che poche fossero le barriere culturali e linguistiche, così che il lettore potesse correre libero e senza ostacoli, come il piccolo protagonista del libro, tra i tanti e significativi desideri. Per poi ritrovarsi, forse, a …